Archive for the 'Cinema' Category

La musica nel cuore

Un orfano dallo straordinario talento musicale si ritrova a esibirsi per le strade di New York in compagnia di un uomo misterioso che si prende cura di lui. Ritrovare i suoi genitori è il suo principale obiettivo.
La figlia del regista Jim Sheridan, Kirsten, porta sullo schermo una sceneggiatura a metà strada tra fiaba e realtà che trova nella musica il collante tra i vari personaggi. Quest’ultima non è un elemento esterno che funge da accompagnamento alle immagini o da sottolineatura emotiva. Come non protagonista, il supporto sonoro è uno strumento attraverso il quale la cineasta e gli sceneggiatori strutturano la narrazione. Riuscita la scelta di adottare una musica “pensata”. O meglio una deformazione sonora soggettivata dalla mente del bambino capace di armonizzare i molteplici suoni della Grande Mela in un unico spartito virtuale. Non è un caso che nella pellicola ci siano molti rumori ed effetti sonori. La loro funzione, essenzialmente realistica, fugge il suggestivo per guidare il narrativo.
Estremamente deboli, invece, la raffigurazione del lato povero dell’America e il legame tra figli e genitori. Il primo punto, che dovrebbe fare da sfondo al secondo, viene trattato in modo sommario e sbrigativo comunicando un senso di estraneità alla storia ma soprattutto alle paure di un undicenne appena arrivato in una metropoli dai mille pericoli. L’altro aspetto difficilmente trova una propria giustificazione.
La reciproca ricerca tra padre-madre-figlio, fortemente mossa da elementi magici e misteriosi, trasmette a chi guarda un senso di non appartenenza che non giova all’equilibrio della pellicola. Buone le interpretazioni di tutti gli attori: Jonathan Rhys Meyers, Keri Russell, Robin Williams e il giovanissimo Freddie Highmore, ritenuto da Kate Winslet il migliore attore-bambino mai visto sullo schermo.

Film assolutamente da vedere, bellissimo!

Tutti pazzi per “Natale a New York” ?

Tutti pazzi per Natale a New York? Beh sembra proprio di si…Il primo incasso a superato oltre 3.700.000 euro. Tutti ma proprio tutti parlano di questo film e come ogni comitiva decide di andarselo a vedere al cinema, anche la mia ha deciso cosi, ma io personalmente ho rifiutato. I motivi? Ne posso elencare alcuni: 1) non mi piace andare al cinema; 2) preferisco vedermelo a casa…Beh infatti ci ho messo solo un’ ora e qualcosa per scaricare questo film, andavo circa ad una velocità media di 150 kb/s ; ho aspettato un giorno in più ma domani posso vederlo anche io 😛 Ps Sto pure più comodo a casa mia.

Titolo Originale: NATALE A NEW YORK
Regia: Neri Parenti
Interpreti: Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Claudio Bisio, Fiorenza Marchegiani, Elisabetta Canalis, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini
Durata: 1ora e 52min
Nazionalità: Italia 2006
Genere: commedia

Recensione: Lillo, ex pianista di piano bar, ha sposato una donna ricchissima che lo lega con un contratto matrimoniale che alla prima infedeltà lo rigetterebbe sul lastrico. Ritrova però un giorno Barbara, una vecchia fiamma molto ‘ruspante’ a sua volta legata con un contratto analogo a un marito che cerca, inutilmente, di renderla più raffinata. Il di lei consorte è, vedi caso, l’amante della figlia di Lillo. Si ritrovano ovviamente tutti negli stessi luoghi in quella cittadina dove tutti conoscono tutti che risponde al nome di New York. La Big Apple è anche luogo delle nozze di un aspirante viceprimario che si trova a cercare di coprire la vita sregolata del figlio e del nipote del suo temibile superiore che li pensa totalmente dediti allo studio. Finalmente ‘habemus Parenti’ e l’enigma è sciolto. Se ci chiedevamo cosa avrebbe fatto Boldi senza De Sica abbiamo avuto la sconfortante risposta con Olé. Ora sappiamo come De Sica e il suo regista di fiducia hanno reagito alla separazione. La ricetta è interessante. Persa per le vie contrattuali Goldie Hawn (sostituita da una cinematograficamente rediviva Marcheggiani) hanno messo insieme un cast ‘all italian’ cercando di individuare tipologie che accontentassero Nord, Centro e Sud come ricetta di cinepanettone esige. Hanno poi nettamente ridotto il tasso di parolacce che impazzava nei Natali più recenti (così la colpa della volgarità cade su Cipollino Boldi) e hanno imbastito l’ormai risaputa commedia degli equivoci che si sviluppa con due vicende parallele. Come abbiamo già scritto la metropoli statunitense viene ridotta a una sorta di Saint Moritz dove tutti si ritrovano negli stessi posti ma ciò che più fa temere per la lievitazione del dolce a 35 millimetri è il fatto che ad alcune gag di grana grossa ma abbastanza efficaci fanno seguito dei preoccupanti tempi morti in cui lo spettatore ha il tempo per prevedere ciò che accadrà centrando quasi sempre l’obiettivo. Se la Canalis, come afferma una frase di uso comune ‘parla come mangia’ (cioè non recita) Bisio sta nel film come specchietto per le allodole in un ruolo che avrebbe potuto essere affidato a chiunque e che, speriamo per lui, ha l’unico scopo di aumentare sensibilmente il suo conto in banca. Quanto alla Ferilli, autopromossa come emblema di un sedicente modo progressista di affrontare il cinema nella commedia e non, sembra che sia salita sulla macchina del tempo per tornare all’epoca di Rimini Rimini. Detto questo non si può negare che il livello medio, passando da Miami a New York, sia un po’ salito. Se però siete in vena di confronti vedete anche Commediasexi e mettete in parallelo la ‘farcitura’ di Placido e quella di De Sica e, già che ci siete, la Santarelli e la Canalis. Poi fateci sapere.

Buona visione a tutti!

The Butterfly Effect…

Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo…! (Teoria del Caos)

Eppure non lo conoscevo per niente, avevo sentito solo il titolo di questo film che girava tra le voci dei miei compagni di classe in questi giorni, ma alla fine l’ho visto anch’ io in compagnia di un mio amico. Bel film, anzi bellissimo direi…è del 2004 ma credo che puo’ essere considerato uno tra i migliori film fantascentifici in circolazione. Se non l’avete ancora visto miei cari lettori, vi consiglio di vederlo anche perchè non fa parte di quella categoria dei soliti film che ti portano alla noia.

Recensione: E’ la storia di Evan (Ashton Kutcher), un ragazzo la cui infanzia è stata tempestata da avvenimenti tragici e da una specie di malattia mentale ereditaria che gli impediva di ricordare quel che era successo di lì a poco. Aiutato dalla madre e dallo psicologo – che durante i suoi interminabili anni di analisi gli aveva consigliato di tenere dei diari sulla sua vita quotidiana – Evan è riuscito a tenere il passo con la sua mente, fino a quando dopo ben 8 anni senza vuoti di memoria (o almeno lui così crede) si ritrova per caso a sfogliare le pagine di uno di questi. La scoperta che Evan fa tra le righe dei suoi ricordi è sconvolgente: leggendo quegli scritti capirà di essere in grado non solo di tornare con la mente nei punti cruciali della sua vita ma addirittura di ricollegarsi con questi, tornare bambino con la mente da adulto per cambiare gli eventi più spaventosi e vivere un futuro migliore, anzi diverso. Per lui, per sua madre e per tutti i suoi amici d’infanzia.

Buona visione a tutti!


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